FERRARA: arriva in Italia “BLASPHEMY RHAPSODY – La volubilità delle certezze”

  • Novembre 5, 2021

DANZA CONTEMPORANEA

Tra cambiamento e incertezza, l’antidoto è la ‘Rapsodia blasfema’ di Emio Greco e Pieter C. Scholten. Prima nazionale sabato 6 novembre al Teatro Comunale di Ferrara

Arriva in Italia “BLASPHEMY RHAPSODY – La volubilità delle certezze”, lavoro dei coreografi Greco-Scholten nato durante il lockdown.

FERRARA – La prima nazionale di “Blasphemy Rhapsody” era prevista a novembre dello scorso anno, sempre a Ferrara. Ora i tempi sono finalmente possibili per accogliere per la prima volta in Italia il nuovo lavoro di Emio Greco e Pieter C. Scholten sabato 6 novembre ore 20.30 al Teatro Comunale di Ferrara. Biglietti da 11 a 35 euro. Vendita in biglietteria e on line sul www.teatrocomunaleferrara.it e su www.vivaticket.com.

ICK DANS AMSTERDAM BLASPHEMY RHAPSODY – FOTO DI ALWIN POIANA

“Blasphemy Rhapsody – La volubilità delle certezze” nasce in un momento storico – quello della pandemia da coronavirus – in cui ogni certezza sociale, umana, professionale non trovava più alcuna radice in un’unica visione di cultura. I ballerini, costretti a non poter costruire assieme ai coreografi ogni tipo di coreografia e spettacolo, hanno dovuto trasferirsi a vicenda input che permettessero di creare nuovi stimoli relazionali, anche tra loro stessi, pur restando a distanza. Il loro luogo di creazione e di creatività è stato dunque quello che per antonomasia è rifugio di certezze fisse: la casa. Un ambiente che è mutato in pochissimo tempo da luogo di passaggio a spazio da riempire. Nel momento in cui decadono certezze indissolubili si aprono nuovi spazi, che non nascono da un’idea, ma al contrario entrano a far parte di una visione maggiormente estesa e pronta al rapido cambiamento.

ICK DANS AMSTERDAM BLASPHEMY RHAPSODY – FOTO DI ALWIN POIANA

Proprio Emio Greco e Pieter C. Sholten a ottobre sono stati premiati con il Golden Swan, prestigioso riconoscimento per il loro contributo alla danza contemporanea e per il fascino internazionale del loro lavoro. Blasphemy Rhapsody, prodotto ICK Dans Amsterdam, ha debuttato ad Amsterdam a luglio. In scena gli interpreti dell’ICK-Ensemble (tra cui lo stesso Emio Greco) e ICK-Next.

ICK DANS AMSTERDAM BLASPHEMY RHAPSODY – FOTO DI ALWIN POIANA

“Spieghiamo le ali. In sottofondo la canzone “Around the World” dei Daftpunk. Al primo alito di vento ci mettiamo in movimento. Anche se siamo spinti in alto, i nostri piedi restano ben ancorati al suolo. Blasphemy Rhapsody diventa un rito danzato nel quale le certezze vengono sacrificate. Un invito ad abbracciare la mutabilità della vita” spiegano i due coreografi, che si domandano cosa fare, dunque, per frenare la transitorietà: “Toccare il divino o divorare il terreno?
 Mantenere la distanza o abbracciarsi a morte? Il modo in cui danziamo non potrà mai essere separato dal modo in cui viviamo come comunità: la pizzica, danza tradizionale e selvaggia del Sud Italia originariamente usata per espellere il veleno della tarantola dal corpo umano, divenne un rimedio collettivo contro la depressione in tempo di povertà; il charleston nasceva negli anni tra le due guerre mondiali come reazione alle rigide etichette sociali pre-belliche e ha segnato la liberazione dalla costante agonia del primo conflitto mondiale. In Blasphemy Rhapsody – affermano Greco e Scholten – seguiamo le tracce di un virus senza precedenti. La coreografia è stata creata in circostanze eccezionali caratterizzate da distanze obbligate e nasce da un forte bisogno di progresso. Danza e società sono saldamente interconnesse: We are the people”.

ICK DANS AMSTERDAM BLASPHEMY RHAPSODY – FOTO DI ALWIN POIANA

Come avviene nella pizzica – danza del Salento, terra d’origine di Greco – o nella tarantella, i ballerini in scena cercano uno “scontro e un attrito costruttivo” utilizzando la danza come liberazione dalla morte, non solo fisica, ma declinata ai tanti costrutti dell’anima, mantenendo allo stesso tempo una solidità terrena che, a detta dei coreografi, è determinante nella definizione di “sacro”.

CREDITI ARTISTICI

 

ICK DANS AMSTERDAM

BLASPHEMY RHAPSODY – La volubilità delle certezze

 Ideazione & Coreografia: Emio Greco | Pieter C. Scholten

Interpreti: ICK-Ensemble: Sixtine Biron, Denis Bruno, Beatrice Cardone, Maria Ribas, Victor Swank, Emio Greco, ICK-Next: Pascual Laurie, Marie Couturier, Louis Dobbs, Dorėja Atkočiūnas, Claudio Murabito, Dennis van Herpen

Luci: Henk Danner

Costumi: Clifford Portier

Video: Robin Coops

Sound Design: Pieter C. Scholten

Produzione: ICK Dans Amsterdam

CREDITI FOTOGRAFICI

Le foto sono di Alwin Poiana.

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