Teatro San Cassiano: una nuova collaborazione con SUMus
Siamo molto lieti di annunciare la nostra nuova collaborazione con SUMus.
Hélène Molinari è la fondatrice e l’ispiratrice di questo meraviglioso progetto e qui espone la sua “vision”:
“SUMus è un’associazione filantropica il cui obiettivo è quello di co-costruire con quante più persone possibile un mondo “in armonia con il Vivente” per lasciare in eredità alle prossime generazioni un paradigma più sostenibile, benevolo, inclusivo e gioioso dove ogni individuo troverà il suo posto e potrà esprimere liberamente i suoi talenti.
SUMus è sia un Think Tank che un Do Tank che promuove una nuova serie di valori come la cooperazione, evidenzia l’intelligenza collettiva e considera la natura come fonte di ispirazione. SUMus ha scelto Venezia come città pilota per questo nuovo modello.”
Il nostro Amministratore Delegato Paul Atkin è entusiasta di questa nuova partnership e della sua enfasi su rigenerazione, impatto e sostenibilità. Egli sottolinea:
“Chiunque abbia seguito il nostro progetto saprà che condividiamo la stessa visione e gli stessi valori di SUMus. Il progetto per restituire il primo teatro d’opera pubblico al mondo a Venezia è guidato da un ethos per una rigenerazione sostenibile della Serenissima, costruito sulla sua tradizione per la cultura. Sarà l’opera riscoperta nel suo contesto originario. Sarà un’esaltante Venezia al suo meglio.”
Il progetto del Teatro San Cassiano riguarda tanto il futuro quanto il passato. Mettendo Venezia e i veneziani al centro di questo progetto, il teatro offrirà a Venezia un contributo solidale per un futuro commercialmente sicuro ed ecologicamente sostenibile. Sia in costruzione, sia operativo, il Teatro San Cassiano creerà nuovi posti di lavoro, nuove imprese, nuove opportunità e il tutto ispirato a un ethos per una rigenerazione sostenibile di Venezia.
Questo è un progetto di impatto che offre sostenibilità a lungo termine. Dal suo lancio, il Group ha stipulato contratti con oltre 25 società veneziane e il teatro in funzione impiegherà circa 160 dipendenti diretti e indiretti. Il teatro creerà e manterrà i propri costumi e scenografie storicamente informati, offrendo apprendistato e impiego agli artigiani di talento italiani.
Paul ha aggiunto: “Ma le nostre sinergie con visionari come Hélène e SUMus sono molto più profonde. Crediamo nelle partnership per il bene comune e crediamo nella condivisione di una visione per un futuro migliore per Venezia che celebri la sua storia e protegga i suoi giovani.”.
Auguriamo a SUMus ogni successo e speriamo di essere un loro buon amico e partner.
Maggiori informazioni su questo eccezionale progetto possono essere trovate sul loro sito: