IL TEATRO MARIO DEL MONACO ALZA IL SIPARIO SU SCENARI SENZA CONFINI
In programma fino a dicembre 2021
tre opere liriche: Don Pasquale di Donizetti, L’Orfeo di Monteverdi e una Traviata in special edition
due concerti con il pianista russo Grigory Sokolov e Dorothee Oberlinger e i Sonatori de la Gioiosa Marca
La stagione di prosa prende il via con Turandot di Pier Luigi Pizzi
Treviso, 30 settembre – Il Teatro Mario Del Monaco alza il sipario su scenari senza confini: Donizetti, Verdi e Monteverdi, ma anche Grigory Sokolov e Dorothee Oberlinger con i Sonatori de la Gioiosa Marca sono i protagonisti della stagione lirica e concertistica, presentata dal Comune di Treviso e dal Teatro Stabile del Veneto, che fino a dicembre 2021 animeranno il palcoscenico dello storico teatro trevigiano.
L’inaugurazione della stagione con il Don Pasquale di Donizetti
Come da tradizione è un’opera lirica ad inaugurare la nuova stagione del Teatro Mario Del Monaco: il 22 ottobre il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, una co-produzione dei Comuni di Treviso, Padova, Bassano Del Grappa e Rovigo, debutta sul palcoscenico trevigiano nella versione diretta da Giuseppe Emiliani che per la sua messa in scena sceglie di far rivivere la vicenda di Don Pasquale negli “anni ruggenti” del Novecento, mettendo in evidenza quei caratteri di spensieratezza, bellezza e edonismo che il cinismo dei personaggi e la vivacità della musica sembrano evocare. Sul palco si alternano i due cast dei vincitori e dei finalisti della 49^ edizione del concorso internazionale per cantanti Toti Dal Monti, Adolfo Corrado (Don Pasquale), Giulia Mazzola e Rosalia Cid Tarrio (Norina), Matteo Guerzé e Pierpaolo Martella (Dottor Malatesta), Pietro Adaini (Ernesto) e Antonio Feltracco (un notaro), diretti assieme all’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta dal Maestro Giancarlo Andretta.
Il cartellone lirico concertistico
Il 6 novembre è la volta del primo concerto della stagione che vede protagonista un grande musicista della scena internazionale: il pianista russo Grigory Sokolov esegue nel programma scelto per la serata i pezzi della Kreisleriana op. 16 di R. Schumann e Preludi op. 23 di S. Rachmaninoff.
Il cartellone continua poi con Orfeo (11 novembre anteprima e 12 novembre), un progetto diretto da Roberto Zarpellon che, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante, vuole rende omaggio al sommo poeta portando in scena le analogie tra la divina commedia e l’opera di Claudio Monteverdi.
Il 26 novembre si esibiscono in concerto Dorothee Oberlinger e i Sonatori de la Gioiosa Marca con un repertorio che mescola diversi esempi di musica “notturna” della tradizione europea in un caleidoscopio di sinfonie che variano dal racconto di drammi d’amore notturni a tenere ninnenanne, dall’evocazione di fantasmi e uccelli della notte alla celebrazione della più Santa delle notti.
A chiudere il programma di questa prima parte di stagione sarà poi Let’s face the music and dance una special edition de La traviata di Giuseppe Verdi per la regia di Ivan Stefanutti (7 dicembre anteprima, 10 e 12 dicembre) con l’Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e il Coro Lirico Veneto diretti dal Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Rosa.
I titoli della prosa
Il 29 ottobre prende il via anche la stagione di prosa il cui cartellone, presentato dal nuovo direttore artistico del Teatro Stabile del Veneto Giorgio Ferrara, si apre con un originale adattamento della fiaba teatrale gozziana Turandot diretta dal regista e scenografo Pier Luigi Pizzi. Il programma prosegue poi fino a dicembre con la conferenza danzata di Cristiana Morganti Moving with Pina (14 nov) e con il nuovo adattamento della commedia goldoniana Il teatro comico (19>21 nov) diretto da Eugenio Allegri e interpretato da Giulio Scarpati. A partire da gennaio, poi, la seconda parte della stagione porta a Treviso attrici e attori della scena nazionale e veneta come Massimo Dapporto, Ottavia Piccolo, Paolo Pierobon, Luciano Roman, Valerio Mazzucato, Geppy Gleijeses e dal mondo della danza Alessandra Ferri e Massimo Murru e grandi registi quali Andrée Ruth Shammah, Yannis Kokkos, Valter Malosti, Michela Cescon e Serena Sinigaglia.
Per informazioni e biglietti https://www.teatrostabileveneto.it/presentazione-stagione-2021-2022/
ven 22 Ott 2021 ore 20.00
dom 24 Ott 2021 ore 16.00
Don Pasquale
libretto di Giovanni Ruffini, Gaetano Donizetti
musica di Gaetano Donizetti
con Adolfo Corrado, Giulia Mazzola, Rosalia Cid Tarrio, Matteo Guerzé, Pierpaolo Martella, Pietro Adaini, Antonio Feltracco
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
M° concertatore e Direttore d’orchestra Giancarlo Andretta
Coro Iris Ensemble
Maestro Coro Marina Malavasi
regia Giuseppe Emiliani
Federico Cautero per 4DODO
costumi Stefano Nicolao
lighting designer Andrea Gritti
produzione Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova, Comune di Bassano Del Grappa, Teatro Sociale di Rovigo
Un vecchio avaro che vorrebbe sposare una donna molto più giovane, una ragazza scaltra che lo beffa, un giovane sentimentale innamorato, un intrigante che bada solo al suo tornaconto: nell’intreccio del Don Pasquale sembrano esserci tutti gli ingredienti della tradizionale opera buffa settecentesca. L’opera di Donizetti si presenta come una commedia degli equivoci dominata da Norina, per la quale gabbare Don Pasquale non è altro che un gioco teatrale divertente. Se l’imbelle Ernesto incarna l’autenticità di un ingenuo sentimento amoroso, Norina incarna la finzione. Suo alleato è il Dottor Malatesta, classico maneggione, istrione faccendiere che come Norina ama “giocare” con la vita. Tuttavia lo sguardo di Donizetti verso questi personaggi è amaro e disincantato e ciò fa di Don Pasquale non una semplice opera buffa ma una riflessione teneramente malinconica sulla vecchiaia e sulla giovinezza. Il regista Giuseppe Emiliani nel suo allestimento sceglie di far rivivere la celebre vicenda negli “anni ruggenti” del Novecento, mettendo in evidenza quei caratteri di spensieratezza, bellezza ed edonismo che il cinismo dei personaggi e la vivacità della musica sembrano evocare.
sab 06 Nov 2021 ore 20.30
Grigory Sokolov
pianoforte
Grigory Sokolov, pienista russo tra i celebri nomi della scena musicale internazionale, ammirato per la sua introspezione visionaria, la sua ipnotica spontaneità e la sua devozione senza compromessi alla musica. Maestria tecnica e nobiltà d’espressione sono le sue caratteristiche peculiari. Ha un repertorio molto vasto e diversificato che va dagli amati Wiliam Byrd, Froberger, Bach e Rameau fino alla letteratura del Novecento con Rachmaninov, Skrjabin, Ravel, Prokofiev non trascurando gli altrettanto amati Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann, Brahms. Dal 2014 incide per Deutsche Grammophon, rigorosamente tutti CD dal vivo di suoi concerti. Un artista a tutto tondo, che riflette molto e ama dedicarsi interamente ad un solo programma che poi porterà in tournée nei suoi usuali settanta concerti annuali. In questi mesi di fine 2020 è in tournée con Mozart e Schumann, programma che terminerà a Vienna a dicembre. Al Teatro Mario Del Monaco esegue nel programma scelto per la serata i pezzi della Kreisleriana op. 16 di R. Schumann e Preludi op. 23 di S. Rachmaninoff.
ven 12 Nov 2021 ore 20.00
L’Orfeo
libretto di Alessandro Striggio
musica di Claudio Monteverdi
con Mauro Borgioni, Silvia Frigato, Francesca Salvatorelli, Luciana Mancini, Silvia Alice Gianolla, Abramo Rosalen, Marta Redaelli, Jonas Jud/Abramo Rosalen, Alessio Tosi, Sheila Rech, Federico Fiorio, Claudio Zinutti, Raffaele Giordani, Walter Testolin, Peter Gus, Danilo Zeni
Choro di Ninfe e Pastori Coro Venice Monteverdi Academy
Orchestra da Camera Lorenzo Da Ponte su strumenti d’epoca
mise-en-espace Valerio Bufacchi
direttore Roberto Zarpellon
produzione Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco
In occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri si rende omaggio al sommo poeta con un progetto che considera e mette in scena le analogie tra Divina Commedia e Orfeo di Monteverdi. Numerosi sono i tratti in comune, dalla perdita di Beatrice per Dante che trova un parallelismo in Orfeo con la perdita di Euridice, al viaggio all’Inferno di Dante e Virgilio e quello di Orfeo. Anche a livello testuale si ritrovano simili scelte stilistiche: nell’opera di Monteverdi la Speranza (personaggio allegorico) canta “Lasciate ogni speranza voi che entrate” (Inferno – Canto III) e Orfeo stesso nel suo proposito di liberare Euridice canta “meco trarrotti a riveder le stelle”. Numerosi anche i riferimenti a Treviso come il verso “e dove Sile e Cagnan s’accompagna” dal Paradiso, IX Canto; lo stesso Dante fu ospitato a Treviso dal “Buon Gherardo”, personaggio citato (Gherardo da Camino) nel XVI canto del Purgatorio. Infine, sempre nella città che ospiterà lo spettacolo, è stato costruit0 nel 1865 il Ponte di Dante e nella Chiesa di San Francesco c’è la tomba di Pietro Alighieri (figlio del poeta) che volle tornare nella terra che aveva visitato col padre.
ven 26 Nov 2021 ore 20.30
Dorothee Oberlinger e Sonatori de la Gioiosa Marca
Night Music
Dorothee Oberlinger flauti dolci
Elisabetta De Mircovich soprano, symphonia, viella
Sonatori de la Gioiosa Marca
Il concerto mette insieme vari esempi di musica “notturna” della tradizione europea e costituisce un caleidoscopio che riflette le variegate sfaccettature della notte. Parla di brillanti celebrazioni, di drammi d’amore e desideri, tenere ninnenanne, fantasmi e della più Santa delle notti. La musica di Vivaldi è al centro del concerto. A costituire un ponte tra queste opere, funzionando come interludi, canzoni, diminuzioni, mottetti, madrigali, sommeil e ciaccone da Spagna, Olanda, Francia, Inghilterra, Italia, Germania ed Austria.
Dorothee Oberlinger è oggi uno degli esponenti più acclamati a livello internazionale del suo strumento. Dopo il debutto a livello internazionale nel 1997, sono seguiti numerosi inviti a festival e sale da concerto come ad esempio il Grand Théâtre di Bordeaux e il Théâtre des Champs Elysées, le sue registrazioni e CD di musica barocca del XVII e XVIII secolo sono state premiate dalla critica internazionale con i più alti riconoscimenti tra cui Diapason d’Or. Nel settembre 2020 le è stato assegnato il premio come Migliore Strumentista dell’Anno Opus Klassik, il più importante premio della musica classica in Germania.
Con lei sul palcoscenico i Sonatori de la Gioiosa Marca. Nato nella città veneta di Treviso (nota nel Rinascimento come “Marca Gioiosa”), è uno dei più affermati complessi italiani e si dedica da più di 25 anni all’esecuzione di musiche antiche su strumenti d’epoca.
Premiati più volte dalla stampa specializzata per le numerose incisioni, hanno ricevuto a Parigi il “Diapason d’or de l‘année”.
Da sempre, accanto alla rilettura dei capolavori vivaldiani, i Sonatori si dedicano alla riscoperta della grande tradizione musicale del Seicento italiano.
ven 10 Dic 2021 ore 20.00
dom 12 Dic 2021 ore 16.00
La Traviata
Special Edition
Libretto di Francesco Maria Piave
Musica di Giuseppe Verdi
personaggi e interpreti
Violetta Valery – Venera Gimadieva
Alfredo Germont – Artur Chacon-Cruz
Giorgio Germont – Simone Piazzola
Annina – Michela Bregantin
Flora – Andreina Drago
Gastone – Emanuele Giannino
Marchese – Francesco Toso
Barone – Douphol William Corrò
Dottor Grenvil – Michele Zanchi
Giuseppe – Roberto Capovilla
Commissionario – Giovanni Bertoldi
Domestico in via di definizione
Maestro concertatore e direttore d’orchestra Francesco Rosa
Regia, scene, costumi e proiezioni Ivan Stefanutti
Aiuto regista Filippo Tadolini
Assistente ai costumi Stefano Nicolao
Orchestra Regionale Filarmonia Veneta
Coro Lirico Veneto
Maestro del coro Giuliano Fracasso
Compagnia di danza Fabula Saltica
Coreografia Claudio Ronda
Allestimento del laboratorio di scenografia del Teatro Sociale di Rovigo
produzione Teatro Sociale di Rovigo, Comune di Treviso – Teatro Mario Del Monaco, Comune di Padova, Teatro Goldoni di Livorno, Teatro del Giglio di Lucca
I temi de La Traviata sono presenti in ogni epoca dagli anni della sua composizione ai giorni nostri. Sono i meccanismi dell’amore che talvolta incrociano amaramente alcune regole sociali ottuse e miopi. La società si evolve ma talvolta alcuni problematici retaggi rimangono invariati.
Anche nelle pellicole sofisticate degli anni trenta e quaranta, Hollywood mette in scena malintesi e drammi che intralciano le vite sentimentali… e non sempre finiscono con l’Happy end.
Una Traviata Special Edition perché questa messa in scena tiene conto delle problematiche presenti in questo particolare periodo, una versione agile dell’opera di Verdi per tornare in sala e “affrontare la musica e ballare” (“Let’s face the music and dance”).