LA NUOVA STAGIONE 2021/2022 DEL TEATRO STABILE DEL VENETO APRE A SCENARI SENZA CONFINI
Al centro del programma presentato dal direttore artistico Giorgio Ferrara l’impegno produttivo dello Stabile del Veneto
13 spettacoli firmati dal TSV con 6 debutti in prima nazionale
4 co-produzioni internazionali
Una sola piattaforma culturale con oltre 20 titoli e più di 140 serate di spettacolo tra Padova, Venezia e Treviso
Pier Luigi Pizzi inaugura la stagione dei tre palcoscenici con una nuova versione della Turandot di Carlo Gozzi
In cartellone nuove produzioni con attori e registi amati dal pubblico come Adriana Asti, Michela Cescon, Anna Foglietta, Valter Malosti, Paola Minaccioni, Ottavia Piccolo, Paolo Pierobon, Giulio Scarpati, Serena Sinigaglia e grandi nomi della scena internazionale come Peter Brook, Lucinda Childs e Robert Wilson
Tra gli ospiti attesi anche Monica Bellucci, Emma Dante, Massimo Dapporto, Alessandra Ferri, Geppy Gleijeses ed Elisabetta Pozzi
Goldoni, Shakespeare e Ibsen rivivono in nuovi adattamenti di giovani autrici e autori contemporanei come Emanuele Aldrovandi, Angela Dematté e Fausto Paravidino
Dedicato ai giovani il progetto House of us di Irina Brook
Matinée per le scuole, laboratori teatrali, drammaturgia d’impresa e tante iniziative per il territorio sempre al centro di ogni attività
Venezia, 24 settembre 2021 – Con lo sguardo aperto sul mondo e il cuore saldo nelle radici della propria tradizione. Così il Teatro Stabile del Veneto si affaccia all’inizio della stagione 2021/2022 che segna l’avvio di un nuovo corso pieno di rinnovato entusiasmo e di speranze per una completa ripresa delle attività. Con il direttore artistico Giorgio Ferrara la stagione 21/22 apre a nuovi scenari senza confini con l’obiettivo di presentare il Teatro Stabile del Veneto nei suoi tre palcoscenici, il Verdi a Padova, il Goldoni a Venezia e il Mario Del Monaco a Treviso, come un’unica piattaforma culturale veneta capace di inserirsi e dialogare nel panorama teatrale italiano e internazionale. Attraverso un cartellone che coniuga i titoli della grande tradizione classica alle proposte più contemporanee, i palcoscenici dello Stabile del Veneto si affermano da un lato come ribalta per importanti nomi della scena regionale, italiana ed estera, dall’altro come vetrina per artisti emergenti e come luogo di produzioni originali sempre attento al territorio.
Un’officina creativa: le produzioni del Teatro Stabile del Veneto
All’interno del programma 21/22 una posizione centrale assume, infatti, l’impegno produttivo dello Stabile del Veneto che come un’officina creativa si apre a numerose collaborazioni con importanti istituzioni teatrali: tra gli oltre 20 titoli presenti nel cartellone della nuova stagione per un totale di più di 140 giornate di spettacolo tra Padova, Venezia e Treviso, 13 sono le produzioni e co-produzioni dello Stabile del Veneto di cui 7 novità con 6 debutti in prima nazionale.
È nel segno di un rinnovato dialogo tra passato e presente, tra nuove idee e grandi memorie, tra radici e internazionalità, che appunto si inserisce la prima nuova produzione firmata Teatro Stabile del Veneto: un originale adattamento della fiaba teatrale gozziana Turandot, diretta dal regista e scenografo Pier Luigi Pizzi, inaugura la Stagione 21/22 dei tre grandi teatri a partire dal debutto in prima nazionale al Goldoni il 14 ottobre per proseguire poi al Verdi (20>24 ottobre) e al Del Monaco (29>31 ottobre).
Ad arricchire il cartellone è una proposta di titoli internazionali, frutto di nuove relazioni con prestigiosi teatri europei come il Théâtre des Bouffes du Nord per Tempest Project, uno spettacolo nato dalla ricerca che Peter Brook e Marie-Hélène Estienne hanno condotto su La tempesta di William Shakespeare, o il Théâtre de la Ville-Paris per I was sitting on my patio diretto da Robert Wilson e Lucinda Childs. Grazie alla co-produzione con il georgiano Gabriadze Theatre si inseriscono nel programma due originali spettacoli, Ramona e Violetta e Alfredo firmati da Rezo Gabriadze, marionettista che per quarant’anni ha incantato bambini e adulti con le sue storie.
Tra le nuove produzioni che animeranno i palcoscenici di Padova, Venezia e Treviso compaiono poi originali adattamenti di grandi classici del teatro europeo come Spettri di Henrik Ibsen che il regista lituano Rimas Tuminas porta in scena nella versione riscritta da Fausto Paravidino e interpretata da Adriana Asti o della letteratura italiana come La coscienza di Zeno adattata da Dario Merlini e Stefano Cordella, che ne cura anche la regia. Si ispira al celebre romanzo francese di Camus lo spettacolo diretto da Serena Sinigaglia La peste di Camus. Il tentativo di essere uomini nell’adattamento proposto dal giovane drammaturgo Emanuele Aldrovandi, mentre rende omaggio al suo Veneto Michela Cescon che per la sua seconda regia teatrale sceglie di mettere in scena L’attesa di Remo Binosi con due interpreti molto amate dal pubblico come Anna Foglietta e Paola Minaccioni. La storia contemporanea trova spazio nella nuova stagione attraverso il testo di Stefano Massini che con lo spettacolo Eichman. Dove inizia la notte ripercorre la tragedia dell’olocausto in un dialogo tra la filosofa Hannah Arendt e l’abietto nazista interpretati da Ottavia Piccolo e Paolo Pierobon. Non mancano, infine, i grandi autori come Goldoni, presente con I due gemelli veneziani di Valter Malosti e Il teatro comico per la regia di Eugenio Allegri e con Giulio Scarpati, Shakespeare con Sogno di una notte di mezza estate diretto da Giorgio Sangati, e Pirandello con l’Enrico IV diretto da Yannis Kokkos.
I grandi nomi del teatro e della danza ospiti a Padova, Venezia e Treviso
Più che mai quest’anno i cartelloni dei tre teatri coinvolgono nomi di artisti che godono di grande fama sulla scena nazionale e internazionale a partire da Emma Dante, in programma con Pupo di zucchero, uno spettacolo liberamente ispirato da Lo cunto de li cunti di Gianbattista Basile. Tra i registi ospiti sono da citare inoltre Andrée Ruth Shammah, Andrea Chiodi e Guglielmo Ferro, ma anche l’internazionale Tom Volf che dirige magistralmente Monica Bellucci in Maria Callas. Lettere e memorie. Con un programma multidisciplinare la Stagione 21/22 intreccia la prosa alla danza dando spazio a ballerine come Alessandra Ferri, Cristiana Morganti e altri protagonisti di un cartellone che nei prossimi mesi svelerà ancora nuovi titoli.
Il territorio al centro di ogni attività
Affianco agli interessi internazionali, nei programmi del Teatro Stabile del Veneto, resta centrale l’attenzione per il territorio che continua ad essere protagonista grazie a relazioni consolidate e nuovi progetti con istituzioni e realtà locali che mettono al centro le tre città. Nell’anno in cui Padova con i suoi cicli di affreschi del ‘300 è stata inserita per la seconda volta tra i siti Unesco, non poteva mancare sul palco del Teatro Verdi una serata interamente dedicata all’Urbs Picta, mentre la giornata internazionale della cultura ebraica diventa occasione per celebrare questa ricorrenza insieme alla Comunità Ebraica padovana. Cresce anche l’attenzione verso le attività imprenditoriali venete a cui è dedicato un percorso sperimentale di drammaturgie d’impresa, promosso dalla Camera di Commercio di Padova e dal Teatro Stabile del Veneto nell’ambito del progetto europeo InduCCI, finanziato dal Programma di cooperazione europeo Interreg Central Europe, che coinvolge cinque compagnie teatrali e cinque aziende venete per dare vita a nuove modalità di narrazione d’impresa. Tra i progetti padovani, infine, è da citare il ritorno al Verdi della X edizione del Premio Rete Critica, una due giorni dedicata ai nuovi linguaggi della scena.
A Venezia trovano ampio spazio i laboratori teatrali che anche quest’anno interessano il pubblico di tutte le età con il progetto di teatro di cittadinanza Mutaforma nelle mani di Ovidio ideato dal regista Mattia Berto e gli incontri di Salti di gioia di Isabella Moro e Susi Danesin.
Ad arricchire il calendario della stagione del Teatro Mario Del Monaco di Treviso sarà, invece, il cartellone lirico e concertistico, promosso dal Comune in collaborazione con lo Stabile del Veneto: tra gli appuntamenti titoli di opere come il Don Pasquale di Donizetti, l’Orfeo di Monteverdi e La Traviata di Verdi, e concerti che coinvolgono artisti quali Grigoij Sokolov o Dorothee Oberlinger e i sonatori de la Gioiosa Marca.
Nuovi scenari si aprono anche in tutto il Veneto grazie alle numerose collaborazioni con i Comuni del territorio, tra cui Cortina e Badia Polesine e altri che saranno presto annunciati, che rappresentano per lo Stabile un’occasione preziosa di portare il teatro fuori dalle sue storiche sedi.
Le nuove generazioni
Come il territorio anche le nuove generazioni continuano a rappresentare una realtà di fondamentale importanza per lo Stabile del Veneto sia che si tratti della formazione del pubblico di domani, sia dei giovani talenti che si approcciano ai mestieri del teatro. Oltre alle ripresa delle lezioni dell’Accademia Carlo Goldoni, con la partenza della nuova stagione ripartono anche le attività per le scuole secondarie di primo e secondo grado a cui è dedicato un progetto speciale: a novembre, al Teatro Maddalene di Padova o al Ridotto del Teatro Verdi, si terranno per un mese i matinée dello spettacolo Le regole dell’adolescenza, una produzione dello Stabile del Veneto diretta da Lorenzo Maragoni e con gli interpreti della Compagnia Giovani formatasi nell’ambito del Modello TeSeO Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, nato dall’accordo di programma tra la Regione Veneto e il Teatro Stabile in partnership con l’Accademia Teatrale Veneta. A partire dal 2022 Irina Brook lavorerà con alcuni attori selezionati tra i diplomati dell’Accademia Carlo Goldoni attorno al progetto triennale House of Us, dedicato a sua madre, al teatro, ai giovani di oggi, ai problemi della solitudine e dell’isolamento.
Dopo oltre un anno di palcoscenici virtuali, il desiderio di tornare dal vivo per un’intera stagione è più forte che mai. Tuttavia per il Teatro Stabile del Veneto il mondo del digitale resta una frontiera da esplorare ancora e dove sperimentare nuovi linguaggi. Nei prossimi mesi altre proposte arricchiranno i contenuti della piattaforma Backstage per continuare a portare il teatro direttamente nelle case degli spettatori.
L’inizio della Stagione 21/22 per il Teatro Stabile del Veneto si avvicina pertanto con un programma fitto di appuntamenti e progetti la cui realizzazione è possibile solo grazie alla fiducia e al contributo dei soci, la Regione Veneto, i Comuni di Padova, Venezia e Treviso, le Camere di Commercio di Padova, Venezia-Rovigo e Treviso-Belluno, la Provincia di Padova e Assindustria Venetocentro, e grazie al sostegno dei molteplici sponsor che hanno creduto nel rilancio della cultura e del teatro e al nostro pubblico.
Informazioni sui biglietti
Tenendo conto della continua evoluzione del contesto sanitario e normativo, sarà possibile acquistare i biglietti degli spettacoli in programma fino al 31 dicembre 2021, mentre le vendite degli spettacoli in cartellone nel 2022 saranno comunicate al più presto. Dal 25 settembre al 4 ottobre per gli abbonati della stagione 19/20 è stato riservato un periodo di esclusiva in cui potranno acquistare in anteprima e con una tariffa speciale i biglietti degli spettacoli. Precisiamo, però, che ogni abbonato ha diritto ad un biglietto per spettacolo. Data la normativa vigente le assegnazioni di posto saranno effettuate in base a disponibilità ridotte nel rispetto del distanziamento sanitario.
Grazie alla rinnovata collaborazione con gli ESU di Padova e Venezia inoltre gli studenti universitari del Veneto potranno continuare ad andare a teatro con un biglietto di soli 3 euro.
I voucher ricevuti come rimborso per gli spettacoli organizzati dal Teatro Stabile del Veneto e annullati nei mesi del 2020 sono un credito spendibile per acquistare i biglietti della nuova stagione.
Per accedere alle attività negli spazi del TSV è obbligatorio essere muniti di una delle Certificazioni Verdi Covid-19.