Il più recente lavoro di Pier Luigi Pizzi arriva a Padova

  • Ottobre 18, 2021

Dopo il successo sul palcoscenico veneziano il più recente lavoro di Pier Luigi Pizzi arriva a Padova per l’inaugurazione della stagione del Teatro Verdi il 20 ottobre

 

Padova, 18 ottobre 2021 – Parte il conto alla rovescia per la prima alzata di sipario della nuova stagione del Teatro Verdi di Padova: dopo il successo sul palcoscenico veneziano, mercoledì 20 ottobre, alle ore 20.30, il nuovo allestimento diretto da Pier Luigi Pizzi della Turandot di Carlo Gozzi arriva al Teatro Verdi la stagione teatrale padovana. Un’inaugurazione che segna l’avvio di un nuovo corso con il direttore artistico Giorgio Ferrara, ma anche di un momento di svolta con il ritorno alla capienza al 100%. A dare il via agli appuntamenti del cartellone del Verdi è, dunque, il più recente lavoro di Pizzi, un originale adattamento della commedia di Gozzi prodotto dallo Stabile del Veneto con il contributo della Regione Veneto in occasione delle celebrazioni dei 1600 anni della Città di Venezia.

Turandot – Pier Luigi Pizzi

La stravagante fiaba scritta da Gozzi nel 1762, e che più tardi ispirò la celebre opera di Puccini, oggi viene proposta da Pizzi in un nuovo agile adattamento di un solo atto. “Gozzi all’epoca si trovava al centro di una polemica sul teatro in cui sosteneva l’improvvisazione creativa propria della Commedia dell’Arte contro la concretezza goldoniana – dichiara Pizzi nelle sue note di regia –. So che, per quanto dichiaratamente fiaba, e nonostante il lieto fine, si tratta di un vero dramma. So che devo trovare un’atmosfera tenebrosa per questa vicenda inquietante. So che la gestualità dovrà assecondare il senso di instabilità ansiosa che abita la protagonista. So che, così com’è scritta, in versi e nel dialetto veneto, la commedia può risultare di non facile comprensione al moderno spettatore, per cui propongo una versione alleggerita e senza pause fra un atto e l’altroSo soprattutto che, per antica esperienza, tutto nasce sulla scena, momento per momento. Continuo a credere nella magia del teatro”.

Turandot – Pier Luigi Pizzi

Sul palco la principessa Turandot, l’imperatore Altoum, il principe Calaf, la schiava Adelma e gli altri personaggi della fiaba ambientata a Pechino sono interpretati da tredici giovani attori per la maggior parte formatisi all’accademia del Teatro Stabile del Veneto e sapientemente diretti dal noto regista, scenografo e costumista.

Dopo le recite a Padova dove resterà in scena fino al 24 ottobre la tournée veneta dello spettacolo continua al Teatro Mario Del Monaco di Treviso dal 29 al 31 ottobre.

La trama

La fiaba è ambientata nei sobborghi di Pechino, protagonista è la principessa Turandot, figlia dell’imperatore cinese Altoum, la quale è nota per la sua bellezza e per la sua avversione verso gli uomini. In accordo con il padre che la vuole maritare a tutti i costi, promette di andare sposa al principe che si riveli in grado di risolvere tre enigmi da lei posti, in caso di errore però il malcapitato sarà decapitato. Dopo una serie di tentativi falliti, si fa avanti Calaf, principe dei Tartari ormai decaduto, il quale riesce nell’ardua impresa di sciogliere gli indovinelli. Ma Turandot si mostra quanto mai ritrosa a tener fede ai patti, cosicché Calaf si dichiara pronto a rinunciare a lei, se ella riuscirà ad indovinare il suo vero nome e di chi è figlio.

Turandot – Pier Luigi Pizzi

Turandot si impegna a risolvere il quesito interrogando tutti i presenti; non riuscendo a scoprire nulla non esita a torturare i compagni del principe. Nel frattanto una schiava di Turandot cerca di convincere il principe a fuggire con lei; costui, sebbene resista alle lusinghe della giovane, si lascia sfuggire la propria identità che Adelma rivela subito a Turandot. La principessa in un primo tempo gli chiede il rispetto dei patti, ma poi attraverso una rapida quanto artificiosa metamorfosi psicologica, commossa dalla disperazione di Calaf, acconsente finalmente alle nozze.

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